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Recensione del disco “Italian Baroque Concertos” su musicvoice.it

Giudizio Artistico 4/5 e Giudizio tecnico 4/5 nella recensione su musicvoice.it del disco “Italian Baroque Concertos” eseguito da Angelo Cavallo (tromba) e Michele Fontana (organo) e pubblicato da Fluente Records!

“La presa del suono è stata effettuata dallo stesso Michele Fontana, il quale è anche un valente ingegnere del suono, con risultati ottimi. La dinamica è rocciosa, velocissima sia nel rendere la tromba, sia l’organo, facendo attenzione a non svilire le sfumature offerte da entrambi gli strumenti e racchiuse nella microdinamica, oltre a proporre un corretto decadimento degli armonici. La ricostruzione del palcoscenico sonoro, particolarmente delicato all’interno di una chiesa, è esente da pecche, in quanto entrambi gli strumenti, con la tromba leggermente più avanzata rispetto l’organo, sono posti a una debita profondità, che viene percepita anche senza la presenza (decisamente fastidiosa) di un riverbero, cosa che invece accade sovente di ascoltare. Anche l’equilibrio tonale è di pregevole fattura e altrettanto delicato, visto che si devono salvaguardare il registro acuto della tromba e quello più ancorato sul registro medio-basso dell’organo, mantenendoli sempre distinti per cogliere appieno il colloquio e il contrasto fornito da entrambi, cosa che qui avviene senza sbavature o spiacevoli scollamenti. Infine, il dettaglio offre un’ottima messa a fuoco dei due strumenti, con una conseguente presenza di matericità che li impregna.”

“Il respiro che Michele Fontana riesce a esprimere nella lettura di queste due pagine restituisce pienamente non solo la maestosità della loro struttura (cosa che con un organo può apparire scontata), ma anche, cosa più importante, il dovuto senso ritmico, l’incedere della costruzione che governa i due Concerti (si ascolti, a tale proposito, l’Allegro del BWV 976 in cui l’obbligo di servirsi di un solo manuale impone quasi un approccio “pianistico” per la resa del piano sonoro dato, come si è accennato sopra, dal “forte” e dal “piano”).”

“Lo stesso elevato grado di lettura si presenta anche nei concerti di Marcello, Tartini e Torelli, dove interviene la tromba di Angelo Cavallo. L’interpretazione di quest’ultimo si pone su un livello di altissima espressività senza tradire mai la traccia formale dell’eloquio (ciò significa che non si lascia mai prendere la mano nei momenti in cui il virtuosismo la fa da padrone); anche qui la cantabilità della melodia (e non potrebbe essere altrimenti) fa in modo che i due interpreti riescano a imbastire un incalzante dialogo che non mostra mai attimi di stanchezza o di cedevolezza, anche grazie a un senso ritmico che non viene mai meno (si prendano come esempio l’Allegro moderato del Concerto tartiniano, reso sempre con un piglio che non mostra crepe, e l’Allegro grazioso finale). Anche l’intonazione che Angelo Cavallo evidenzia è di pregevole fattura, capace di superare i passaggi più ostici senza mostrare alcuna fatica nell’emissione timbrica (come accade, esemplarmente, nella cadenza del già citato Allegro grazioso tartiniano).”

La recensione integrale a cura di Andrea Bedetti è disponibile al seguente link

🔸https://musicvoice.it/le-goldberg-variationen-tra-pianoforte-e-organo/

info sull’album

🔸https://www.fluenterecords.it/releases/italian-baroque-concertos/

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